LE LESIONI MUSCOLARI : quali terapie e trattamento ? Come prevenire recidive?
Le lesioni muscolari sono fra le più comuni patologie da sport (dal 10 al 30% di tutte le patologie sportive).
Normalmente I traumi vengono classificati in “indiretti” e “diretti”.
I traumi indiretti da sovraccarico danno origine agli STRAPPI O DISTRAZIONI MUSCOLARI
Causati da eccessivo allungamento o da sovraccarico eccentrico, sono il risultato di una forza intrinseca generata dal muscolo, spesso nella fase di passaggio da una contrazione eccentrica a una concentrica.
Gli strappi avvengono più frequentemente negli sport che richiedono uno sforzo muscolare esplosivo, arresti bruschi e rapide accelerazioni. Interessano maggiormente muscoli biarticolari, i quali devono eseguire due funzioni allo stesso tempo (devono possedere buone capacità propriocettive).
Gli strappi vengono classificati in funzione dell’entità del danno come segue:
I GRADO: Lesione lieve. Rottura di meno del 5% delle fibre muscolari
II GRADO: Lesione grave. Interessa una parte più importante del muscolo senza però una rottura completa.
III GRADO: Lesione gravissima. Interessa l’intero muscolo.
I traumi diretti da impatto danno origine alle CONTUSIONI.
L’impatto diretto schiaccia il muscolo contro l’osso sottostante. Anche questo tipo di trauma può generare una lesione del muscolo.
GUARIGIONE: tempi e criteri
La lesione delle fibre muscolari è associata alla rottura dei vasi sanguigni. I capi muscolari lesi si retraggono lasciando che l’area si riempia di sangue. Inzialmente è presente una infiammazione segue poi il riassorbimento.
La successiva riparazione richiede due momenti:
1) la rigenerazione: formazione di nuove fibre muscolari
2) la produzione di tessuto cicatriziale.
Le nuove fibre muscolari saranno più corte e frammiste a tessuto cicatriziale anelastico.
Aree con differente elasticità si possono formare nel muscolo con aumento del rischio di recidive.
Tre settimane rappresentano il tempo biologico di cicatrizzazione dei tessuti muscolari. L’eccessivo sanguinamento riduce il contatto tra le terminazioni delle fibre rotte rallentando il processo di cicatrizzazione.
I meccanismi di riparazione entrano in azione appena avviene il trauma. I meccanismi di riparazione sono instabili per le prime 24/36 ore, così che una contrazione muscolare vigorosa o un carico non protetto possono causare un nuovo sanguinamento.
In sintesi queste le fasi della guarigione:
Fase 1: superamento infiammazione e riassorbimento versamento
Fase 2: rigenerazione, formazione di nuove fibre muscolari
Fase 3: produzione di tessuto cicatriziale . In questa fase sarà importante evitare la formazione eccessiva e disordinata di tessuto connettivo, che potrebbe aumentare il rischio di recidive
La lesione è completamente guarita quando non è presente alcun dolore alla contrazione muscolare.
LA RIABILITAZIONE DELLE LESIONI MUSCOLARI : QUALE TERAPIA ?FASE 1: è indicato riposo, compressione della parte lesa, scarico arto, ghiaccio e terapie fisiche. Meglio terapie come laserterapia e magnetoterapia con obiettivo antiedemigeno e antinfiammatorio. Importante che il sangue versato non si coaguli ma ne venga agevolato il riassorbimento
FASE 2 : indicata la mobilizzazione assistita precoce per favorire i processi rigenerativi, la proliferazione dei capillari e il corretto orientamento delle nuove fibre muscolari. In questa fase , oltre alla laserterapia e alla kinesiterapia è indicata la tecarterapia (calore endogeno che facilita la rigenerazione tissutale)
FASE 3 : indicato effettuare massaggio dalla 10° giornata in poi, per impedire aderenze e retrazioni e
tessuto cicatriziale in eccesso.
Infine, un buon piano riabilitativo deve prevedere una fase dedicata al recupero completo del gesto sport-specifico e del sistema propriocettivo…..altrimenti la recidiva è dietro l’angolo!